Le Regole principali per gli alimenti e gli integratori

Gli alimenti e gli integratori alimentari, che sono considerati esattamente come i primi, sono disciplinati da un certo numero di norme legislative di carattere generale, relative ad aspetti igienico sanitari, che possiamo vedere in dettaglio:

  • Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande
  • Regolamento di esecuzione della Legge 30 aprile 1962
  • Regolamento che sancisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare
  • Disciplina sanzionatoria per le violazioni del Regolamento n.178/2002/CE
  • Misure urgenti in materia di prevenzione e repressione delle sofisticazioni alimentari
  • Igiene dei prodotti alimentari
  • Atto di indirizzo e coordinamento alle regioni e province autonome sui criteri uniformi per l’elaborazione di programmi di controllo ufficiale degli alimenti e bevande
  • Regolamento relativo ai controlli ufficiale intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali.

Questo elenco è valido nel momento in cui viene scritto, ma il continuo lavoro legislativo, tendente a migliorare ed a rendere più efficaci le regole sulla sicurezza di ciò che mangiamo, richiede che gli operatori economici si tengano continuamente aggiornati, per conoscere esattamente quali sono i loro obblighi.

Naturalmente è più difficile per i consumatori, poter conoscere nel dettaglio le leggi sugli alimentari e soprattutto sapere se vengono rispettate, per questo il ruolo di vigilanza delle autorità di controllo è fondamentale per la nostra salute.

Se da un lato i legislatori europei sono all’avanguardia sul piano legislativo, e l’Unione Europea è il luogo dove esiste l’obbligo di controllo di centinaia di migliaia di sostanze, dall’altro assistiamo al continuo lavoro delle lobbie dei produttori multinazionali, che tendono a globalizzare i cibo, ma con le regole meno restrittive e meno numerose, non con le nostre.

Negli Stati Uniti le sostanze sottoposte a controlli sono dieci (10), non c’è un errore di scrittura e pensare che si voglia approvare un trattato che consenta ai cibi americani di entrare nel mercato UE, senza rispettare le nostre regole, sembra una follia, ma è una follia che non si è concretizzata, solo per la concomitanza con le elezioni USA.

Diventa difficile parlare dei diritti dei cittadini, alla salute, al cibo sano, al rispetto dei diritti fondamentali, ed al tempo stesso, rimanere al di fuori delle parti.

A noi in questo ambito non interessa prendere posizione di parte, sperando che i lettori siano interessati ai testi e non a chi li sostiene.

Presentazione modulo TTIP
Conseguenze al TTIP

Vi invitiamo pertanto a leggere il documento inserito in questo articolo, dal quale abbiamo tolto i riferimenti di provenienza e valutare il suo contenuto.

Nel caso Vi facesse sorgere qualche domanda o qualche dubbio, nulla vieta di verificare il contenuto di questo trattato e se quanto riportato più sopra sia o meno corretto e se vi piaccia oppure no.

Ci permettiamo di aggiungere che forse i cibi della nonna non esistono già ora e che ben difficilmente si può evitare di rimanere al di fuori del sistema di gestione degli alimentari delle multinazionali.

I cereali sono prodotti con sementi ibride, che non si riproducono e che devono essere riacquistati per la semina ogni anno.

I conservanti ci conservano talmente bene, che ormai rimaniamo integri per decenni, anche dopo la nostra morte, per non parlare di altre amenità, come il morbo della mucca pazza (chi scrive è stato direttamente a contatto con un familiare colpito da questa terribile malattia), quindi forse la data sulla lettera potrebbe essere anche quella attuale, perché la naturalità dei nostri cibi è già ampiamente compromessa.

Peggiorare la situazione di 10 o 100 volte, non è esattamente auspicabile, pertanto su questo argomento la nostra attenzione dovrebbe essere costante, per difendere le nostre tradizioni alimentari che altri non hanno e non potranno mai avere, che ci invidiano, ci copiano ed al tempo stesso tentano di imitare.

Michelle Obama coltivava il suo orticello alla Casa Bianca, mentre il marito, ostaggio delle multinazionali, portava avanti questo trattato ed ora tiene conferenze sul cibo, che i “nostri” rappresentanti si affannano ad acclamare come l’illuminazione sul futuro della sostenibilità alimentare, ma non gli chiedono conto di questo obbrobrio.

Gli alimenti sani sono prima di tutto un diritto e poi un piacere, quindi è dovere degli operatori rispettare le leggi ed è interesse di tutti noi pretendere questo rispetto, perché questo è un argomento sul qual nessuno può dire “a me non interessa”.